Chi sono

Quando ho iniziato la mia vita lavorativa, (nel lontano 1983), eravamo nella “preistoria dei Fondi Strutturali" di cui tutti oggi parlano e che troppi attestano di conoscere. Attualmente abbiamo uno strumento fantastico di informazione e ricerca: Internet. Il Web è colmo di siti che illustrano, diffondono, indicano. Non ultimo naturalmente il sito della Comunità Europea, le varie Antenne Nazionali da essa stessa derivate , i siti Ministeriali, Regionali, Aree Metropolitane, Comunali, delle Camere di Commercio, di Enti Pubblici e Privati, o siti che si occupano esclusivamente di mettere in rete tutti i Bandi in uscita. Quindi ritengo inutile dilungarmi su cosa siano, come siano nati, quali opportunità offrano.

 

Posso invece affermare di averli "vissuti" da sempre e di conoscerli a fondo, come pochi possono asserire; ciò perché

ho sempre avuto l'umiltà di affermare che, come tutte le cose, anche i Fondi Strutturali sono in continua evoluzione e che l'aggiornamento continuo e costante è l'unico modo per poter dire di conoscerli. Basilare non è solo sapere quali Bandi sono in uscita e valutare se è possibile partecipare. La realtà concreta e fondamentale è avere la visione della panoramica completa dell'"Orizzonte Fondi": il consulente DEVE produrre crescita ed opportunità; la resa/obiettivo è di volta in volta costruito e condiviso con il Committente stesso.

 

L'orizzonte ruota a 360° e se non sappiamo dove guardare e soprattutto cosa cercare, ci perdiamo nella sua infinità. Troppi si fermano alla semplice ricerca di quello che ritengono il loro bisogno primario e, se non trovano nulla, rimangono in

attesa. Ma nell'orizzonte può esservi qualcosa che può rispondere alle nostre necessità, che non sappiamo riconoscere, perché non sospettiamo, non solo che esista, ma anche come potremmo utilizzarlo per noi stessi.

 

La prima parte del mio lavoro è : capire i bisogni del cliente a 360° e ricercare le soluzioni a 360°, anche quelle a cui non avrebbe mai pensato e che invece sono correnti/fattibili.

La seconda parte è presentare il Finanziamento/Sovvenzione nella forma migliore. La qual cosa significa, non tanto inoltrare genericamente una richiesta all'Ente Erogatore Preposto, ma predisporre una richiesta che abbia le caratteristiche giuste per essere finanziata e, soprattutto, gestita e correttamente rendicontata. In altri termini:

 

avere un progetto approvato non significa portare a casa il finanziamento.

 

Passiamo al terzo punto: ogni finanziamento è regolato da direttive ben definite, spesso simili, ma mai identiche: una corretta gestione è il cardine per il raggiungimento dello scopo finale: ottenere la sovvenzione richiesta, cosa che si ottiene con una corretta rendicontazione.

Quarto punto : "prevenire è meglio che curare" ed una buona gestione conduce ad una ottimale rendicontazione; ma ..."non è mai troppo tardi" …titolava una famosa trasmissione televisiva ed è vero. Il compito di un buon rendicontatore è anche quello di saper prendere a mano un progetto in qualsiasi momento, anche terminato e mal gestito e riuscire a riassemblarne i pezzi. Come il medico, che conosce bene le cure e le tecniche di cui dispone,

 

io sono in grado di ricercare ed individuare la soluzione migliore per riordinare situazioni ritenute estremamente problematiche, e questo nel completo, totale ed assoluto rispetto della più limpida legislazione e normativa.

 

 

Pertanto chi desidera addentrarsi in questo mondo con intenti non chiari, non trova certamente in me un alleato.